Sulla strada per Khiva, dietro consiglio di Barscillò, facciamo una deviazione per visitare un antico cimitero uzbeko che sorge su una collinetta e successivamente due sperdute fortezze nel deserto del Kirzikum. Il caldo se pur secco è soffocante al punto da indurci a fermarci per riposare all'ombra delle yurte rinfrescandoci con l’onnipresente anguria.
|
Antiche Tombe |
|
Le Fortezze |
|
All'interno di una Yurta |
Dopo questa sosta ristoratrice affrontiamo l’ultimo tratto che ci separa da Khiva dove arriviamo all’imbrunire giusto in tempo per immortalarci di fronte alla porta principale della città vecchia (Ichon-Qala).
|
Khiva |
Più tardi, in attesa del sonno mi ritrovo a pensare allo stile di guida piuttosto “brillante” che abbiamo adottato e non posso far a meno di preoccuparmi. In effetti oggi, vicino ai centri abitati dove il traffico è molto caotico, si sono sfiorati 2 incidenti.
Sulle strade extraurbane il traffico è quasi inesistente però in prossimità dei centri urbani il traffico aumenta e gli uzbeki, alla guida di scassatissime macchine ultra ventennali, ti sfiorano a velocità pazzesca. E’ evidente che da queste parti il rispetto dell’altrui incolumità non esiste e se aggiungiamo anche che nei paesi dell’Asia centrale quasi nessuno è assicurato c’è proprio da stare allegri.
Mi riprometto di parlarne con gli altri e poi scivolo dolcemente tra le braccia di Morfeo.
La giornata successiva è interamente dedicata alla visita guidata della città vecchia.
E’ una cittadina fortificata completamente circondata dalle vecchie mura di fango. All'interno visitiamo alcune madrase tra cui la madrasa di Islom Huja con il relativo minareto simile ad un faro, l’antica moschea Juma con le sue 218 colonne lignee, la fortezza di Kukna Ark, il mausoleo di Pahlavon Mahmud decorato con piastrelle di squisita fattura.
|
Il Minareto Kalta Minor |
Splendidi sono anche i minareti, tra i quali spicca quello di Kalta Minor di forma insolita e completamente rivestito di piastrelle turchesi.
Dopo aver curiosato tra le numerose botteghe artigiane ed acquistato qualche souvenir, ci rifocilliamo in un tipico ristorante all'aperto “stravaccati” su quei loro singolari arredi. All'uscita dal ristorante la temperatura è sempre molto alta così nel pomeriggio rientriamo in hotel per riposare un paio d’ore.
Ci ritroviamo per una piacevole cenetta all'aperto e poi tutti a letto pensando alla tappa del giorno successivo che Barscillò ci ha descritto piuttosto impegnativa.
Fissiamo la partenza per le 6:00.
|
L'interno delle Madrase |
|
Botteghe Artigiane |
|
La Manifattura dei Tappeti |
|
Turiste Uzbeke |
|
L'Antica Moschea |