Nel parcheggio dell’hotel salutiamo Giuseppino che si ferma con il furgone in attesa della riparazione prevista, se tutto va bene, per il giorno successivo.
La sosta ad Almaty è l’ultima del viaggio. D’ora in poi per i prossimi 12 gg viaggeremo senza interruzione.
Alle 7:30 siamo di nuovo sulla strada che si presenta piuttosto buona consentendoci di viaggiare abbastanza velocemente. Lungo il tragitto incontriamo solo animali allo stato brado e qualche venditore di pesce essiccato esposto in bella mostra alla mercé di polvere e mosche. Più o meno la stessa cosa che avevamo visto nei pressi del Mar Caspio e del Lago Aral.
Passiamo la notte a Balkash, un’orribile città sull'omonimo lago che non invita certo a fare due passi tanto più che la titolare dell’hotel ci sconsiglia di muoverci da soli perché a suo dire potrebbe essere molto pericoloso. Io comunque ho necessità di cambiare e in reception mi danno indicazioni per raggiungere una banca. Non capisco quasi niente di quello che dicono comunque mi incammino verso il lago e dopo una ventina di minuti trovo il bancomat, cambio i soldi e torno all'hotel senza che mi accada nulla.
Dopo cena mi rendo conto che il mal di schiena è completamente sparito e per festeggiare compriamo al bar una bottiglia di vodka che ci beviamo prima di andare a dormire.
Il giorno successivo ci muoviamo alla solita ora per fare altri 650 km nella steppa kazaka in direzione di Astana, la capitale del Kazakistan. Nella monotonia della giornata da segnalare solo che ad uno stop appena fuori Karaganda, uno del gruppo tampona un’auto finendo a terra fortunatamente senza conseguenze. L’auto kazaka non si è nemmeno fermata!!
Una volta in hotel, visto che sono solo le 17:30, in 4 decidiamo di dare un rapido sguardo alla città ed allo scopo concordiamo con un tassista il prezzo per due ore. L’itinerario è stato ovviamente predisposto dalla simpatica Simona.
Astana è una città nuovissima costruita in mezzo al nulla che con i suoi grattacieli, le sue luci e lo sfarzo esagerato dei suoi edifici mi ha vagamente ricordato Las Vegas.
Ad Astana |
Dopo cena riusciamo finalmente a contattare Giuseppino che ci comunica che la riparazione è stata eseguita e che lui viaggerà tutta la notte per raggiungerci l’indomani mattina.
Prima di andare a dormire controllo il gioco dei cuscinetti dello sterzo perché nel traffico di Astana, a bassa velocità, ho avuto qualche problema ad andare dritto.
Dopo un’attenta analisi mi rendo conto che non c’è nulla da fare se non la sostituzione degli stessi ma siccome al momento non è possibile mi ci dovrò abituare. Non mi preoccupo in quanto l’inconveniente non è pericoloso ma crea solo un certo disagio nella guida a bassa velocità. Il problema continuerà ad aumentare e me lo porterò fino a casa.