Chiosco nel Parco di Barambay |
Parco Barambay |
Superato il parco di Barambay che visitiamo molto velocemente, l’asfalto perfetto diventa ben presto un lontano ricordo. Una serie infinita di lavori in corso ci obbliga a viaggiare su fangose e dissestate strade provvisorie parallele.
Alle 19:30 arriviamo all'hotel che sembra un elegante bordello d’altri tempi ma in compenso la cena è ottima.
Dopo cena esco a fare due passi, l’aria è gelida e la temperatura solamente di 12 gradi. Ci stiamo avvicinando alla Siberia.
La mattina successiva partiamo sotto un cielo grigio diretti verso la frontiera russa che dista poco più di 50 chilometri. Al nostro arrivo gli uffici sono ancora chiusi, nell'attesa facciamo amicizia con un funzionario che all'apertura ci fa passare per primi tra le vivaci proteste degli occupanti di un autobus arrivato prima di noi. Nel giro di due ore siamo di nuovo in Russia furgone compreso. Le condizioni meteo ora sono proprio “siberiane”: piove insistentemente, la temperatura è di 8 gradi e pensare che solo qualche giorno fa eravamo intorno ai 50.
Vedute Siberiane |
A Celyabinsk, prima di andare a dormire qualcuno ci fa notare che, a causa di un non troppo lontano passato nucleare, siamo in una delle zone più contaminate del mondo. Chiudo per bene porta e finestre e mi metto a dormire.