2. Inizia l'Avventura



Il ritrovo è fissato per le 9 a Gorizia e pertanto parto da Bergamo alle 5:30. Il tempo è splendido, mi sento bene… l’avventura è cominciata. 
Dopo una sosta per fare benzina e una rapida colazione arrivo all'appuntamento in perfetto orario.
Apprendo con grande piacere che nel gruppo c’è anche una coppia di ragazzi conosciuti sulla nave Genova-Tunisi durante il mio ultimo viaggio in Libia. Sono Roberto e Simona, i più giovani della compagnia.
Dopo un ultimo caffè e l’acquisto del bollino per le autostrade slovene finalmente alle 10 partiamo in direzione di Budapest dove arriviamo verso le 18.
L’hotel, anche se bellissimo, purtroppo è lontano dal centro a causa della concomitanza con il G.P. di Formula 1. Pazienza, ceniamo in hotel come avverrà quasi sempre nei giorni a seguire e dedichiamo il resto della serata alla reciproca conoscenza.

Il secondo giorno, che inizia all'insegna della pioggia, prevede l’attraversamento della frontiera ucraina con probabili lunghe e snervanti attese.
Verso la metà del tragitto programmato decidiamo di fare una variante al percorso ed entrare in Ucraina attraverso una frontiera secondaria dove effettivamente non troviamo anima viva ed in poco più un’ora siamo dall'altra parte.
Non appena attraversato il confine tutto cambia. Le strade peggiorano drasticamente, con buche enormi e profondi solchi provocati dal passaggio di mezzi pesanti. Iniziano anche i primi contatti con la polizia locale che in più occasioni ci contesta infrazioni inesistenti. Ci avevano avvertiti degli odiosi salassi praticati dalle polizie di Ucraina, Russia e Kazakistan. Da oggi in poi per parecchi giorni dovremo convivere con questo malcostume.

Lo slalom tra le buche continua in una infinita gimcana quando una delle GS sbaglia traiettoria rompendo ben otto raggi e  rovinando irrimediabilmente il cerchione anteriore. 
Nel frattempo si rimette a piovere e nel giro di pochi minuti  il cielo si fa nero scatenando una tempesta. Alcuni si fermano per indossare le tute anti acqua ma io sono talmente accaldato che sento l’acqua fresca con piacere, pertanto in compagnia di Antonio e Michele attraverso il temporale senza fermarmi. Sarà l’ultima pioggia che prenderemo fino alla Siberia.
In albergo constatiamo che il danno alla moto è piuttosto grave e l’unica soluzione per continuare il viaggio è trovare una ruota di ricambio. I frenetici contatti con il service Bmw in Italia non danno alcun risultato utile e decidiamo quindi di proseguire trasportando la moto sul furgone sperando di poterla riparare il giorno successivo. Dopo cena usciamo per una bella passeggiata nella zona pedonale di Ternopol ammaliati dalla bellezza delle fanciulle locali più che dall'architettura del posto.